FATTI SIMPATICI IN
QUEL DI UCRIA
Calogero Pinzone
Agli
inizi del primo novecento, la famiglia Baratta stava completando la sua casa di
proprietà in Ucria, l’odierna Caserma, e il signor Orifici Vincenzo fu mandato
a San Piero Patti a comprare i vetri per coprire il lucernaio della casa di
Vincenzo Baratta.
In
una lettera scritta dall’ing. Baratta Vincenzo venne scritto quanti vetri
doveva comprare e data infine al signor Orifici. Una volta fatta la “lista” dei
vetri da comprare Orifici non aveva altro mezzo al di fuori dei suoi piedi,
quindi i vetri, che erano tanti vennero trasportati in groppa (immaginiamo la
pesantezza).
Per
strada si stancò, gli venne anche fame e posò i vetri su un muretto che
costeggiava la strada. Li ci fu un disastro, i vetri caddero tutti. Neanche un
vetro riuscì a salvare.
Arrivato
ad Ucria non sapeva come giustificare all’ing. Baratta.
Ma
per l’ingegnere Vincenzo Baratta non ci furono dubbi, capì subito benissimo che
quei vetri erano pesanti, quindi diede un buon pasto e diede nuovamente
l’incarico, di riandare a prendere quei vetri che si erano rotti.
Una
storia simpatica di vita vissuta.
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