domenica 14 agosto 2016

FATTI SIMPATICI IN QUEL DI UCRIA - Calogero Pinzone

FATTI SIMPATICI IN QUEL DI UCRIA
Calogero Pinzone
Agli inizi del primo novecento, la famiglia Baratta stava completando la sua casa di proprietà in Ucria, l’odierna Caserma, e il signor Orifici Vincenzo fu mandato a San Piero Patti a comprare i vetri per coprire il lucernaio della casa di Vincenzo Baratta.
In una lettera scritta dall’ing. Baratta Vincenzo venne scritto quanti vetri doveva comprare e data infine al signor Orifici. Una volta fatta la “lista” dei vetri da comprare Orifici non aveva altro mezzo al di fuori dei suoi piedi, quindi i vetri, che erano tanti vennero trasportati in groppa (immaginiamo la pesantezza).
Per strada si stancò, gli venne anche fame e posò i vetri su un muretto che costeggiava la strada. Li ci fu un disastro, i vetri caddero tutti. Neanche un vetro riuscì a salvare.
Arrivato ad Ucria non sapeva come giustificare all’ing. Baratta.
Ma per l’ingegnere Vincenzo Baratta non ci furono dubbi, capì subito benissimo che quei vetri erano pesanti, quindi diede un buon pasto e diede nuovamente l’incarico, di riandare a prendere quei vetri che si erano rotti.

Una storia simpatica di vita vissuta.


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