venerdì 14 ottobre 2016

AD UCRIA, UNA ECCELLENZA DEI NEBRODI ED UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER TUTTI: LA BANCA DEL GERMOPLASMA Iole Nicolai

AD UCRIA, UNA ECCELLENZA DEI NEBRODI ED UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER TUTTI: LA BANCA DEL GERMOPLASMA
Iole Nicolai
            Ne parlavamo spesso con Mimmo. Mi diceva: “Iole, vedi che la Banca del Germoplasma che abbiamo ad Ucria è una cosa importante. E’ patrimonio scientifico e identitario nostro e di tutto il territorio.
            Mimmo (Crisà, per i lettori che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo) era uomo buono e appassionato del suo lavoro che svolgeva con competenza ed abnegazione (un amico che ci ha lasciato troppo presto!). Della struttura fu direttore per un certo periodo e, da quel momento, cominciò a considerarla come un fiore all’occhiello.
            Ed aveva ragione a pensarla così!
            Mi raccontava spesso del meticoloso lavoro di ricerca scientifica e di raccolta delle innumerevoli specie del patrimonio genetico vegetale nebroideo conservate all’interno della “Banca”.
            Ricordo ancora quanto fui affascinata dal racconto delle decine e decine di specie di fagioli individuate pazientemente (ben 68!Pensate che, tra queste, ci sono anche i pregiati fagioli “a crocchittu”) e catalogate nelle struttura.
            Nell’ultimo periodo, proprio nel corso di una delle ultime chiacchierate che ebbi il privilegio di fare con Mimmo, mi parlò delle incredibili potenzialità scientifiche e di crescita e rilancio della nostra piccola comunità grazie alle opportunita’ scaturenti dalla Banca del Germoplasma.
            La “Banca vivente del Germoplasma vegetale” – questo il nome completo della struttura – è patrimonio del nostro territorio sin dall’estate del 2010, quando venne inaugurata e presentata alla comunità ucriese e nebroidea quale struttura volta alla “conservazione ex-situ di essenze tipiche dei nebrodi” e volta alla “valorizzazione culturale e antropologica del comprensorio, unendo scienza e tradizione per la realizzazione di una struttura poliedrica che riesca a rendersi centro di eccellenza e riferimento per il territorio”.
            Così è stato! Una vera e propria cassetta di sicurezza della collezione delle diverse specie di piante di interesse terapeutico ed una varietà di semi di vecchie coltivazioni tradizionali da frutto che rischiavano di scomparire ma anche laboratorio biologico per la tutela e moltiplicazione del germoplasma per la conservazione della biodiversità.
            Ad Ucria... Nel nostro piccolo centro …abbiamo il privilegio di accogliere una di quelle importanti strutture scientifiche e di ricerca che in Italia, nei vari territori, danno un prezioso contributo alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità delle principali piante, occupandosi di conservare i semi di specie vegetali che appartengono alla flora autoctona, al fine di conservarne il patrimonio genetico che, se non fosse raccolto e preservato, andrebbe perso per sempre.
            Proprio ieri, la “Cruna dell’Ago” ha accompagnato un gruppo di suoi amici alla scoperta di questa importante struttura e dei “tesori” che accoglie e conserva.
Con noi, un caro ed illustre amico della “Cruna dell’Ago”, il Prof. Matteo Florena e, quale guida d’eccezione, il Prof. Raimondo, che della Banca del Germoplasma è stata l’anima nonché la mente del progetto iniziale e della sua realizzazione sin dai primi anni del 2000, quando ebbe l’incarico di progettarla nell’ambito delle opportunità offerte dalle misure europee.
            Fu così che, in partnership fra l'ente Parco dei Nebrodi e il dipartimento di scienze botaniche dell'università di Palermo, venne messo in cantiere un progetto con il dichiarato intento di realizzare un centro di eccellenza volto alla tutela degli ambienti tipici dei Nebrodi, territorio questo – esempio stupendo di ecosistema altamente strutturato, ad elevata biodiversita’ con la sua tipicita’ di vegetazione, storia e cultura - che ben si prestava ad accogliere una struttura scientifica di questa portata.
            Il percorso di realizzazione del progetto trovò, infine, il suo momento essenziale nella determinazione di suggellare lo sforzo scientifico attraverso il recupero della presenza culturale del botanico per eccellenza, Padre Bernardino da Ucria.
            Per questo motivo, la “Banca vivente del Germoplasma vegetale” ha la sua naturale e necessaria collocazione nel territorio del Comune di Ucria. Non potrebbe essere diversamente.       Accompagna, infatti, la struttura, l'annesso "Giardino dei Semplici", dedicato all'illustre botanico nebroideo, Bernardino da Ucria, nato ad Ucria il 9 Aprile 1739 da modesta famiglia di agricoltori ed oggi ricordato come uno dei massimi esponenti della botanica.
            Abbiamo molti motivi per essere orgogliosi di ciò che abbiamo…perché la “Banca del Germoplasma”, appartenendo prima di tutto al territorio, è patrimonio di ognuno di noi per quello che rappresenta e per le opportunità che ne potrebbero (o dovrebbero) derivare.
            Dobbiamo considerare, infatti, come la diversità genetica contenuta nelle vecchie varietà conservate nelle banche di germoplasma, sia una risorsa dal valore inestimabile, rappresentando la materia prima da cui partire per selezionare o costituire varietà adatte a sistemi agricoli ecocompatibili, una vera assicurazione contro il rischio di erosione genetica o estinzione della materia prima.            Circostanza, questa, che evidentemente può contribuire alla ricostituzione di sistemi agro alimentari capaci di ridare valore all'agricoltura ed all'offerta territoriale.
            Ed allora, perché non cogliere questa enorme opportunità?
            Perché non trasformare una eccellenza scientifica in una opportunità da raccogliere,attivando, tra gli altri, progetti di gestione che siano capaci di realizzare redditività.
            Ad esempio, incrociando le azioni che si stanno sviluppando sul territorio ed investendo risorse finanziarie in favore della rete di agricoltori che si impegnino a custodire e produrre alcune delle specie più rappresentative del territorio, facendo diventare la Banca del Germoplasma una sorta di “camera di regia”, un soggetto coordinatore degli “agricoltori” che, in questa maniera,sarebbero essi stessi “custodi” del patrimonio genetico vegetale territoriale. Ma diventerebbero motore di rilancio economico del territorio, attraverso una attività di realizzazione e commercializzazione di quelli che sono considerati prodotti straordinari, naturalmente destinati alle nicchie di pregio del mercato.
            Allora, ucriesi... che aspettiamo? adottiamo tutti insieme la Banca del Germoplasma per contribuire a farla diventare, concretamente, una grande opportunità per tutti, nel nostro territorio.

Diventiamo protagonisti!



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