IL PASSEGGIO
Passi sincronizzati, braccia
intrecciate, chiacchiere.
Procedere
lento ma costante, sguardo distratto sulla vita intorno, cenni del capo,
espressioni sempre mutate, borsa che scivola sulla spalla. Il passeggio delle
donne.
Passi veloci, una mano fra i
capelli, risate complici, testa girata avidamente a cogliere corrispondenze di
sguardi. Il passeggio delle ragazze.
Passi mescolati, aria di sfida,
forti risate, spintoni amichevoli, grasse parole, raccolta di sguardi
femminili.
Il passeggio dei ragazzi.
Camminata di chi non ha fretta,
discorsi sul governo, sulla squadra del cuore, elogio dei figli e..come cucina
bene mia moglie, gesti che accompagnano le parole a dar loro più forza, pause
improvvise che qualcuno non se ne accorge ed è già avanti.
Il passeggio degli uomini.
E poi i vecchi che passeggiano con i
ricordi stando seduti sulle panchine, ad osservare il passeggio degli altri.
Già, il passeggio, che non passa mai
di moda, che colora la strada, percorso obbligato “Santa Nicola ‘a Vaddri”,
ripetuto più volte perché certi discorsi non possono essere lasciati a
metà.
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