LA POTATURA
* Calogero Pinzone *
Gennaju
e febbraiu puta paru.
Ho iniziato da piccolo ad utilizzare
le forbici da pota ed è diventato il mio mestiere, anche se è dopo qualche
anno, circa negli anni ’80.
Ci vuole maestria, occhio e
scegliere il ramo giusto per far si che l’albero prenda respiro e possa
fruttare dei frutti più grandi e non solo.
La
potatura ha diversi obiettivi, tra cui:
- rimuovere
i rami morti;
- tagliare
i rami che ostacolano una visuale;
- rimuovere
rami malati o infestati da insetti;
- arieggiare
la chioma (molto importante in aree poco ventose);
- permettere
alla luce di filtrare attraverso la chioma;
- rimuovere
rami troppo fitti uno contro l’altro;
- evitare
che i rami crescano in prossimità delle linee elettriche (non potare i
rami vicini ai fili elettrici – in questo caso, contattare la compagnia
elettrica interessata);
- migliorare
l’aspetto di una pianta.
Un
albero non è come un cespuglio che richiede ripetute potature. Dal momento che
la potatura cambia in maniera definitiva la struttura e l’aspetto di una pianta,
è importante farla da subito con criterio. Gli alberi più belli sono quelli che
hanno subìto una sapiente potatura in fase di crescita. Nonostante questo, i
criteri generali da seguire nella potatura sono gli stessi per una pianta
giovane e una adulta, a prescindere dalle dimensioni raggiunte.
La
potatura degli alberi non è tutta uguale: alberi di mela, pere fichi e gelsi.
L’Albero
di ciliegio non si pota mai.
La
vite a luna vacante.
Allegato
all’articolo troverete un video della potatura di alberi di mele, nel magnifico
scenario di Piano Campo, con un aiutante d’eccezione, Scalisi Rosario.
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