lunedì 15 febbraio 2016

LA POTATURA * Calogero Pinzone *

LA POTATURA
* Calogero Pinzone *
Gennaju e febbraiu puta paru.
            Ho iniziato da piccolo ad utilizzare le forbici da pota ed è diventato il mio mestiere, anche se è dopo qualche anno, circa negli anni ’80.
            Ci vuole maestria, occhio e scegliere il ramo giusto per far si che l’albero prenda respiro e possa fruttare dei frutti più grandi e non solo.
La potatura ha diversi obiettivi, tra cui:
  • rimuovere i rami morti;
  • tagliare i rami che ostacolano una visuale;
  • rimuovere rami malati o infestati da insetti;
  • arieggiare la chioma (molto importante in aree poco ventose);
  • permettere alla luce di filtrare attraverso la chioma;
  • rimuovere rami troppo fitti uno contro l’altro;
  • evitare che i rami crescano in prossimità delle linee elettriche (non potare i rami vicini ai fili elettrici – in questo caso, contattare la compagnia elettrica interessata);
  • migliorare l’aspetto di una pianta.
Un albero non è come un cespuglio che richiede ripetute potature. Dal momento che la potatura cambia in maniera definitiva la struttura e l’aspetto di una pianta, è importante farla da subito con criterio. Gli alberi più belli sono quelli che hanno subìto una sapiente potatura in fase di crescita. Nonostante questo, i criteri generali da seguire nella potatura sono gli stessi per una pianta giovane e una adulta, a prescindere dalle dimensioni raggiunte.
La potatura degli alberi non è tutta uguale: alberi di mela, pere fichi e gelsi.
L’Albero di ciliegio non si pota mai.
La vite a luna vacante.

Allegato all’articolo troverete un video della potatura di alberi di mele, nel magnifico scenario di Piano Campo, con un aiutante d’eccezione, Scalisi Rosario.











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