PIOGGIA SUL PAESE
Angela Niosi
Improvvisamente si compattano
nuvole, coprono il cielo quasi a non volerlo coinvolgere, un discorso fra loro
e la terra.
Quando tutto è pronto, si sganciano
gocce, vengono giù come piccoli paracaduti, atterrano dove capita, prima
lentamente poi sempre più veloci.
Colpiscono il suolo che ne trattiene
una parte, il resto scivola via lungo questo paese concepito in discesa e
piccoli torrenti lo attraversano di corsa, dilatando il rumore che copre altri
suoni.
L’ acqua trascina ciò che passanti
incuranti gettano via. Grovigli testardi si impuntano in un ostacolo e lei gli
gira intorno formando mulinelli e disegnando piccole isole.
Dove corri, pioggia, qual è la tua
meta?
Batti sui tetti come tacchi a
spillo, riempi canaloni che singhiozzano di fianco alle case, sorprendi
passanti che si riparano sotto ai balconi e massaie che si affrettano a portare
dentro il bucato.
Aspettano i bimbi, aspettano che
smetta di piovere per calpestare pozzanghere e spruzzare scintille d’acqua.
E
pian piano la pioggia cessa.
Si spostano le nuvole, fanno posto
al cielo e sembrano dirgli “Ora puoi
guardare, sorprenditi dei piccoli arcobaleni che fluttuano in una macchia
d’acqua là davanti a quella bambina incantata che crede di averti catturato”.
Nessun commento:
Posta un commento