GLI EFFETTI A CONTORNO DELLA
METROPOLITANA DELLO STRETTO PRESENTATA A MILANO AL CIRCOLO DELLA STAMPA
Achille Baratta
Robert Truman, quando si
fondò l’Europa disse: “o ci salviamo tutti o anneghiamo tutti”. Nel mondo
globale di oggi di cui di cui queste pagine sono la testimonianza trascurare
gli effetti di un capoluogo di provincia che si conurba con Villa San Giovanni
e Reggio Calabria, in tutte le sue strutture, comprese le università, quelle
ospedaliere e la stessa società che produce, non possono essere elementi da
sottovalutare. Tutto diventa estremamente semplice e quasi automatico se tutti
condividiamo, interpretiamo e facciamo nostra la proposta, come fattibile al di
là delle favole e delle menzogne, che per secoli ci vendono, naturalmente a
nostre spese, il Ponte che non si è realizzato ha un contenzioso di 700 milioni
di euro, il resto è veramente un effetto a contorno di un nulla che purtroppo
non riusciamo né a limitare né a definire.
Ecco la presentazione
che si è discussa e illustrata a Milano, per noi siciliani Melano, noi semu semplicemente di Missina. Quannu annaia Melanu, ci
dummannai o tassista: “Ma quante machine
targati Missina ci sunu cca?” Iddu mi rispunti, in perfettu sicilianu: “No
sacciu!”.
Si è svolta al Circolo della Stampa di Milano la
presentazione dell’idea - progetto, da parte dei professionisti gli ingegneri
Achille Baratta e Massimo Majowiecki, dal titolo: La metropolitana leggera dello Stretto di Messina.
Il progetto-idea tende a coniugare due territori, che
convergono a costituire il più grande polo del Meridione, creando un nucleo
fondamentale del rilancio economico del sud, mediante una interconnessione
urbana che parte dalla Stazione Marittima di Messina ed arriva all’aeroporto di
Reggio Calabria in quindici minuti.
L’idea nasce dall’intervento di attraversamento già
utilizzato dall’Enel, ampliato e cambiato. Nessuno potrà mettere in dubbio una
soluzione già attuata che costituisce la certezza di un intervento innovativo
già sperimentato proprio sullo Stretto e sul mare che non fu di Ulisse che ora
non dividerà più le due sponde, ma le congloberà per farne una città unica ed
interregionale: la vera rivoluzione silenziosa di un Sud che langue.
Il progetto sarà presto presentato a Bruxelles con la
partecipazione dei nostri politici di entrambe le sponde.
Noi vogliamo lacerare mille anni di storia, con una spesa
minima, approfittando anche delle nuove pieghe e possibilità che offre il nuovo
Codice degli Appalti che consente la realizzazione in lotti funzionali (nel
caso specifico saranno 30) impegnando così le imprese più piccole ed anche i
professionisti locali che potranno dirigere i lavori in modo coordinato.
I relatori si sono divisi i compiti: l’ing. Baratta ha
illustrato le caratteristiche attuali dello Stretto facendo poi un riferimento
all’elettrodotto Enel, oggi abbandonato con
due piloni esistenti, raffrontando la soluzione di progetto anche con
quella del ponte ferroviario. L’ing. Majowiecki ha evidenziato in modo
particolare l’attraversamento dello stretto illustrandone sia le
caratteristiche tecniche e dimensionali che quelle architettoniche attraverso
grafici e quant’ altro è servito al progetto – idea al fine di renderlo
comprensibile ed apprezzabile.
Lo studio dell’attraversamento dello Stretto, ha portato
a progettare una funivia aerea innovativa, costituita da 40 soluzioni identiche
che costituiscono il nodo portante dell’idea progetto cambiandone solo la luce.
Si sono previsti infatti i vari collegamenti con gli appoggi/stazione. Le
cabine viaggeranno sempre a m 70 s.l.m. per cui l’altezza varierà in dipendenza
del sito e della sua altezza e riducendola (secondo i casi) da 70 a 20 m”.
Dal punto di vista tecnico, la funivia viaggerà a 70 m di
altezza con 40 appoggi/stazione. La lunghezza dal lato della Sicilia è di “m
13.486”. Quella dell’attraversamento “m.3500”, quella sulla costa calabra di “m
19.571”, per un totale di “m 37.606”.
Partendo dalla stazione di Messina, 8 tratti interessano
direttamente il mare, altri invece costeggiano la riviera utilizzando i percorsi
delle strade. Dal lato della Calabria, dopo un primo tratto di raccordo, tutto
si svolgerà utilizzando le aree dell’autostrada, fino all’aeroporto di Reggio
Calabria.
Con la soluzione adottata non si procederà ad
espropriazioni o altre servitù, poiché il percorso prescelto non interessa mai fabbricati
nei centri abitati interessati.
Le 40 fermate servono a collegare sia le frazione che i
centri abitati di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.
In considerazione del flusso studentesco il collegamento
interessa direttamente i due poli universitari ed anche le strutture sanitarie
saranno collegate.
Dal punto di vista economico la soluzione proposta ha una
valenza turistica straordinaria, che tende a diventare il vero rilancio
economico della bellezza dello Stretto di Messina, costituendone un’ulteriore
attrazione al turismo di crociera che interessa in modo particolare i due
porti.
Sotto l’aspetto energetico la metropolitana sarà dotata
di strutture eoliche e fotovoltaiche che produrranno l’energia elettrica
necessaria al trasporto ed all’ illuminazione a led dell’intera struttura.
L’ing. Baratta ha fatto
riferimento al progetto del ponte ed al suo costo, che è stato indicato in 8,5
miliardi di Euro, l’importo del contenzioso è: 700 milioni di euro.
Per la realizzazione
della Metropolitana leggera è prevista una spesa pari circa dell’importo
calcolato per la realizzazione del ponte: circa 850 milioni di Euro.
Questa soluzione
consentirebbe pertanto l’annullamento dell’importo di contenzioso ed allo
stesso tempo la realizzazione di un’opera senza precedenti progettuali a
livello mondiale creando inoltre innumerevoli nuovi posti di lavoro per le
imprese ed i professionisti locali con un immediato rilancio dell’economia
Italiana.
I lavori sono stati
presieduti e coordinati dal Presidente del Circolo della Stampa nella sala
Barocco.
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