sabato 14 maggio 2016

LA SCIAMATURA DELLE API Peppino Marcantone

LA SCIAMATURA DELLE API 
Peppino Marcantone

Quando iniziano le belle giornate primaverili, le api entrano in fervida sciamatura, allora l'apicoltore inizia a visitare gli alveari e con tanta attenzione cerca eventuali celle reali per eliminarle, ma qualche volta capita che qualcuna sfugge: ed ecco che avviene la sciamatura.
La regina vecchia parte, portandosi dietro un bel po’ di api, attorno all'alveare si sente un gran ronzio, e per l'apicoltore da una parte sente una gioia e dall'altra un po’ di tristezza, perché rischia di perdere lo sciame, le api partendo portano con se un bel po’ di miele.
Si può fare anche la sciamatura artificiale, cioè togliendo un paio di telai colme di api e magari con la regina, così che le api provvedono a farsi una regina nuova. Quello che per un apicoltore è una cosa normale per la gente comune è fonte di panico, perché, si vede arrivare una nuvola di api, ma non c'è alcun bisogno di spaventarsi, perché le api non hanno nessuna intenzione di attaccare, per non perdere il loro prezioso carico di miele, che a loro serve per la sopravvivenza dei primi giorni, finché non trovano un posto idoneo per formare un nuovo alveare. 
Considerando che le api per via dei trattamenti in agricoltura rischiano di scomparire, sono diventati insetti protetti, così quando qualcuno mi chiama per recuperare uno sciame selvatico, per me è una grande gioia e non mi resta che ringraziarlo per avermi dato la possibilità di salvare quelle povere api, che magari qualche incosciente le avrebbe eliminato avvelenando. 
Ricordiamoci che Albert Einstein predisse che se scompaiono le api dalla terra all'uomo non rimane nulla, resterebbero che 4 anni di vita, quindi rispettiamo questo nobile insetto e quando avvistate uno sciame, vi prego, avvisate un apicoltore di vostra conoscenza.

GRAZIE.



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