ANNO CHE NASCE… ANNO CHE MUORE…
Valentina
Faranda
Ho
una confessione da fare prima di impegnarmi a rompere le scatole come mia
consuetudine. Questo non è l’articolo che avrei dovuto farvi leggere. Ho deciso
di risparmiarvi quella riflessione per questa volta. Oggi
non voglio riflettere sull’ennesima cosa negativa che ci regala ogni giorno
questa stanca terra e non voglio dover pensare alle sue brutture per arrivare
alla conclusione che esiste sempre, in un modo o nell’altro qualcosa di buono. No!
Quest’anno sta volgendo al termine e come tutti gli anni che sono passati non
tornerà più. La fine dell’anno è l’oggetto di questa ultima riflessione per il
2016.
Si
dice sempre che “tempus fugit”, che gli anni muoiono velocemente, che non
esiste il tempo per pensare a tante cose, a cosa abbiamo fatto perché bisogna
fare…fare…fare… bisogna pensare a cosa ci preme di cambiare, invece di fermarsi
un attimo a riflettere sul perché ci comportiamo come ci comportiamo e per cosa
lottiamo. Non ci pensiamo mai davvero… non abbastanza, almeno io. Io non penso
abbastanza a quanto velocemente questo mondo invecchi. Se ripenso a me stessa
solo un anno fa, rivedo una ragazza con dei propositi e dei sogni. La rivedo
lì, in una pista da ballo da cui vorrebbe fuggire (perché chi la conosce sa che
le altre persone sono dei birilli in pericolo quando “prova”a ballare lei) e la
sento pensare a quello che quella notte rappresenta. Un nuovo inizio. Una nuova
opportunità per cambiare la sua vita e se stessa ancora una volta. Come se non
ci avesse mai provato prima, come se quella fosse l’unica opportunità. Oggi la
sento sperare in cose che non avverranno, non questo anno. La sento riflettere
sul cambiare cose che non cambieranno, non questo anno, almeno. E la sento
felice perché l’anno infernale precedente è passato senza sapere che anche
l’anno successivo sarà infernale, in modo diverso. Ela chiave di tutto sta lì
in quella lista di cose che fai quando pianifichi la tua vita. E quasi mai
pensi a sciocchezze o a cose elementari. Non pensi che vorresti più film con i
tuoi amici, che vorresti vederli ridere più spesso… e non pensi a quanto
vorresti che le tue sorelle abbiano un anno migliore del tuo. Non inserisci in
quella lista che vorresti la salute per le persone che sono la tua vita stessa
perché tanto ti aspetti che Dio te le lasci godere per il resto della tua vita…
e poi quante cose ancora non inserisci.. più litigate che ti permetteranno di
capire quanto tieni alle persone, più errori che ti faranno essere la persona
vuoi diventare, più persone che ti sconvolgeranno i piani, più libri che ti
faranno piangere, più consigli da seguire e più ramanzine da fare a quegli
amici testoni che non ti ascoltano mai… ma poi, quando vivi l’anno pensi a
tutte quante queste cose e ti chiedi perché non hai desiderato prima che
accadessero, ti chiedi perché eri così convinta non fossero abbastanza
importanti da essere desiderate.
La verità è che la vita non è un progetto
stabilito anno per anno, non può esserlo perché non può essere previsto il suo
corso. E non sto dicendo che non dobbiamo pianificare nulla. No! Fa bene avere
progetti ma in tali progetti dobbiamo inserire anche la possibilità che
qualcosa ce li sconvolga completamente oppure che alcune cose valgono il
sacrificio di altre. La vita è un enorme calderone di ricordi , progetti e
sogni e nessuno di questi va eliminato in funzione di una vita che è
semplicemente un progetto e non un sogno, o solo un ricordo di tempi d’oro
senza un briciolo di prospettiva futura.. o un eterno sogno che speriamo di
realizzare un domani… o peggio ancora, un eterno rimpianto. Credo che per
carpire il valore di ogni anno e non lasciarlo morire in fretta bisogna viverlo
pienamente, in tutte le sue sfumature, prendendo il buono e il guasto
accettandoli per quello che sono: sfumature. Ogni volta che un anno passa porta
con sé un pezzo della storia di qualcuno e troppo spesso è difficile ricordarsi
quanto sia stato importante quel pezzo di storia. Infondo siamo tutti un po’
abituati a dimenticare perché per nostra natura il presente e il futuro sono
sempre più importanti di quello che è stato. Pianifichiamo un futuro
dimenticandoci di quello che è passato, delle piccole cose che l’hanno reso
importante nel momento in cui l’abbiamo vissuto, convinti che questo non abbia
importanza per il futuro. Ma tutto ha importanza, sempre.. perché il nostro
essere è un infinito mondo di secondi che nascono e muoiono ed è importante
viverli tutti, pienamente. La verità è che bisogna davvero smettere di
rincorrere un nuovo inizio perché non esiste un momento per cambiare..
cambiamento non è meta da raggiungere o punto di inizio. Cambiamo ogni giorno
qualcosa. Per noi stessi, per gli altri e per il mondo intero. Anche solo con
un consiglio o un abbraccio a quell’amico che ne ha bisogno, anche quando siamo
costretti a crollare e ad appoggiarci a qualcuno (e sto parlando soprattutto
con voi, gli eterni incrollabili che come me non vogliono versare una lacrima o
confidarsi perché non è facile mostrarsi)E La terra invecchia come noi. Oggi
conta miliardi di 365 giorni, tutti fatti di milioni di miliardi di ricordi di
milioni di miliardi di persone diverse. Che patrimonio incredibile! Che vita
incredibile! E che caos soprattutto! E lo so che chi di voi sta leggendo
quest’ultima riflessione poco avrà capito ma vi assicuro che molto dipende dal
fatto che questo non è un semplice articolo. No. Questo è il frutto di un
flusso di pensieri ingarbugliati ed incontrollati, il frutto delle riflessioni
e dei discorsi di un anno intero scritto in mezz’ora. Spero che mi perdonerete la forma, il caos e
la struttura che somiglia più a quella di una lettera che di un articolo.. perché
di fatto è il mio biglietto di auguri per voi, uno di quei propositi che quella
ragazza vuole farsi per il nuovo anno. Vedervi tutti quanti vivere chi siete e
di godere ogni briciolo di questa vita senza sprecarne un minuto a pensare a
come sarebbe potuta essere o a come vorreste che sia. Siate forti nelle
sconfitte e tenaci nel fare quello che volete fare e soprattutto non permettete
a nessuno di definire chi siete. Perché solo voi sentite e sapete chi siete.
Buone
Feste.
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