UNA STORIELLA CHE SA DI FANTASIA E
DI REALTÀ
Carmelina
Allia
Si avvicina Natale e mi piace consegnare ai lettori di "La cruna dell'Ago" una storiella impastata di fantasia e di realtà, condita col sapore dell'ingenuità e della tenerezza.
Essa
mi è nata <dentro> negli anni di scuola, per aiutare i miei alunni ad
essere attenti e a voler bene alle persone anziane sole e ad amare la vita: la
cosa più preziosa ricevuta in dono,bella in ogni sua stagione.
Spero
che la storiella venga accolta con un sorriso benevolo e riesca gradita a
chi,pur avanti negli anni,è rimasto bambino nel cuore.
<<Il più bel Natale>>
Era
il giorno di Natale,l'aria era fredda e piccoli fiocchi di neve si posavano sui
tetti delle case e sui davanzali delle finestre.
Una
maestra in pensione,di nome Anna,seduta su unapoltrona,era assai triste: due
lacrimoni le rigavano le guance mentre sentiva le allegre risate dei bambini
della casa accanto e il suono delle campane che a tutti ricordavano che era
nato Gesù.
Quel
giorno tutti erano felici,tutti erano in compagnia e lei,invece,proprio il
giorno di Natale,era sola.
Ad
un tratto squilla il telefono. A fatica si alza e va a rispondere. Una dolce
musica di zampogne si diffonde nella stanza e l'anziana signora sente la voce di
un bimbo che le chiede: Vuoi venire oggi a casa mia?Abito in via"Angeli
azzurri",Numero 25.T'aspetto e ti voglio bene.
La signora sorride e accetta volentieri l'invito perché le sembra di riconoscere la voce del più birichino dei suoi alunni.
La signora sorride e accetta volentieri l'invito perché le sembra di riconoscere la voce del più birichino dei suoi alunni.
In
fretta si prepara: indossa il suo vestito più bello,un buffo cappellino e il
cappotto di lana che le da'un'aria elegante. Dentro al suo cuore nasce una
nuova gioia di vivere e col pensiero torna bambina.Ricorda com'era bello
partecipare con mamma e papà alla Messa di Mezzanotte e al ritorno trovare
tanti bei doni sotto l'albero di Natale.
Mentre
ora scende le scale, la signora Anna,non pensa più ai dolori alle gambe e la
tristezza è svanita.
Al portone c'è poi una bella sorpresa per lei:l'aspetta
un'automobile rossa con alla guida un signor e dalla lunga barba bianca che,
sceso,le sorride gentilmente e l'aiuta a salire in macchina.
Dopo un poco eccoli arrivati in Via degli Angeli dove c'è una casetta bianca con un comignolo da cui esce un fil di fumo.Si apre la porta e un bambino dagli occhi dolci e neri invita la signora ad entrare e l'abbraccia con tenerezza.
Dopo un poco eccoli arrivati in Via degli Angeli dove c'è una casetta bianca con un comignolo da cui esce un fil di fumo.Si apre la porta e un bambino dagli occhi dolci e neri invita la signora ad entrare e l'abbraccia con tenerezza.
Nella
stanza tutto è in ordine:il camino è acceso,su una parete è dipinto un
meraviglioso arcobaleno dai colori brillanti, su un tavolinetto rotondo c'è un
bel presepe e accanto un alberello di Natale con tante luci colorate, che
sembrano danzare.
Il
bambino aiuta la signora a togliersi cappotto e cappello, poi le porge una
sedia a dondolo e lei si accomoda credendo di sognare, stupita per una così
calda affettuosità.
Il
bambino che l'ha accolta ora si siede per terra e poggia la sua testolina sulle
ginocchia dell'anziana signora, che,pervasa da un fremito di gioia,lo
accarezza,e giocando con i suoi riccioli,gli sussurra una dolce cantilena di
Natale,che tante volte aveva cantato con i suoi alunni.
E intanto scorrono come su un nastro i volti dei bambini che la maestra Anna ha accolto a scuola nel corso degli anni e,posando il suo sguardo sul bambino accanto a lei,ha un tuffo al cuore: riconosce in lui le fattezze del Bambinello del suo primo presepe.
E intanto scorrono come su un nastro i volti dei bambini che la maestra Anna ha accolto a scuola nel corso degli anni e,posando il suo sguardo sul bambino accanto a lei,ha un tuffo al cuore: riconosce in lui le fattezze del Bambinello del suo primo presepe.
Ad
un tratto sente un rumore di passi sempre più vicino e,dalla porta che dà su un
giardinetto, entra una schiera di ragazzi e ragazze che,festanti le si
stringono attorno,cantando:Buon Natale,Buon Natale,cara maestra! E, tutti ad
abbracciarla e a ricevere una sua carezza, come era solita fare,quando in
classe avevano bisogno di essere incoraggiati,in presenza di qualche
difficoltà.
La
signora Anna sbatte a più riprese le palpebre: le sembra di sognare, piange,ma
stavolta di gioia,sorride perché sente di essere voluta bene.
No,non
sta sognando: non è sola,i suoi alunni sono lì a darle calore ed affetto e le
ricordano una frase che lei soleva loro ripetere: "Non si è mai
soli,perché Dio è venuto a stare con noi."
E
commossa,felice e grata ringrazia ed abbraccia ad uno ad uno i suoi alunni,
che,ricordandosi della loro maestra,hanno fatto rifiorire in lei l'amore per la
vita, regalandole il più bel NATALE!
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