ASSOCIAZIONE CULTURALE
NEBRODI
Ucria
- 11.12.2016 - Ucria
centro culturale dei Nebrodi per la promozione
di quell’identità storico-culturale e scientifica, costruita sulle
eccellenze. Pubblico, privato ed istituzione accademica si sono uniti in un
progetto scientifico finalizzato alla caratterizzazione delle collezioni di
germoplasma vegetale conservate presso la
Banca Vivente di Ucria, con particolare attenzione alla coltivazione del nocciolo
dei Nebrodi. Un’azione concreta che favorirà il rilancio di un’economia
sostenibile volta al recupero delle principali coltivazioni che hanno
caratterizzato il patrimonio agroalimentare dei Nebrodi. Nell’ambito della
conferenza “La Cultura della Pietra”,
organizzata dall’”Associazione Culturale Nebrodi”, con il patrocinio del
Parco dei Nebrodi, presso la Banca vivente del Germoplasma di Ucria, è stata ufficializzata
dal prof. Matteo Florena, anche Presidente dell’Associazione organizzatrice, la
volontà della Famiglia Florena di istituire e sostenere, anche economicamente,
una borsa di studio di durata semestrale,da destinare ad un giovane ricercatore
dell’Università degli studi di Palermo finalizzata ad approfondire, finalmente,
la conoscenza delle caratteristiche nutraceutiche e salutistiche della nocciola
dei Nebrodi. Il supporto economico privato, consentirà, peraltro, l’immediato
utilizzo di un laboratorio di biologia applicata presso la “Banca di Germoplasma” di Ucria con l'annesso "Giardino dei
Semplici", dedicato all'illustre botanico nebroideo Bernardino da
Ucria (1739 – 1796). All’impegno privato, si unirà anche la disponibilità di
risorse finanziarie pubbliche.“Investiremo nella struttura – ha annunciato
ufficialmente Giuseppe Antoci,
Presidente del Parco dei Nebrodi, una parte della cospicua somma, ovvero un
milione e quattrocento mila euro, che la Regione Sicilia, come disposto da una
sentenza, dovrà versare al Parco”. Una sede di eccellenza creata dall'Ente
Parco dei Nebrodi con il supporto tecnico e scientifico dell'Università di
Palermo, Dipartimento di Scienze Biologiche, che ospita i campi collezione
delle diverse specie di piante di interesse naturalistico, agrario e
terapeutico la raccolta di semi di vecchie cultivar tradizionali da frutto che
rischiano di scomparire. “È stato allestito anche un laboratorio biologico per
la tutela e moltiplicazione del germoplasma finalizzato alla conservazione
della biodiversità. La Banca vivente del Germoplasma vegetale dei Nebrodi è la
prima che nasce in un Parco, ma è anche la più completa sotto il profilo
scientifico. L'attività di collezione riguarda il reperimento, la difesa, la
moltiplicazione e la conservazione di semi di specie forestali e di specie
indigene erbacee arbustive endemiche e rare dei Nebrodi, in pericolo di
estinzione. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il Professore Matteo Florena, Presidente dell’Associazione Culturale
Nebrodi – è quello di trasformare la città di Ucria, in un centro di cultura e
ricerca scientifica. Siamo convinti che formazione e sviluppo del territorio
siano un binomio imprescindibile per costruire un sano futuro nel segno della
sostenibilità e recupero dell’eccellenza.”
L’iniziativa
si è anche significativamente arricchita dell’intervento, non previsto dal
programma, del prof. Fabrizio Micari
– Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, che ha anche dichiarato che “La
formazione oggi deve confrontarsi con le richieste del territorio.
Per
esempio, uno dei nostri corsi di laurea: Scienze e tecnologia agroalimentare è
nata dal confronto con 60 imprenditori.” Ucria, nel corso della sua storia, si
è anche distinta per la ricchezza di creazioni artistiche. La cultura della
pietra ne è un esempio e da questo assunto è partita l’iniziativa di cui vi
riferiamo . “Gli scalpellini, (maestri che
trasformano le pietre in opere d’arte) infatti, - ha spiegato Iole Nicolai, avvocato ed esponente
dell’Associazione “La cruna dell’ago”- hanno
lasciato disseminate nel centro abitato e nel territorio le opere della loro
arte: i lavori in pietra sono manufatti che non solo abbelliscono, ma
testimoniano la memoria storica del nostro paese”. Questa straordinaria tradizione
è stata raccolta da Antonino Rigoli,
giovane di 27 anni che supportato da apposita formazione ne ha fatto un
mestiere. Recuperando le antiche tecniche ed attualizzando le richieste del
mercato ha realizzato un laboratorio - mostra creando ed esportando
straordinari pezzi di arte realizzati con rocce nebroidee essenzialmente
caratterizzate dalla presenza di argille ed arenarie. “Questa geodiversità
sicuramente è una ricchezza – ha
spiegato Valerio Agnesi, professore ordinario di Geomorfologia
dell’Università di Palermo - questa pietra tipica di queste aree ha un diverso grado
di compattazione e pertanto si presta alle diverse lavorazioni.”
Salvatore
Giarratana, vice presidente dell’Associazione Culturale Nebrodi, dopo avere
collocato la Banca vivente del Germoplasma di Ucria nell’ambito del sistema
regionale delle 12 Banche del Germoplasma finanziate dall’Azienda Foreste
Demaniali della Regione Siciliana, oggi soppressa, con i fondi della Misura
1.12 del POR Sicilia 2000/2006, ha introdotto le specificità di quella di
Ucria, mettendo in luce l’importanza della tutela di questo patrimonio genetico
locale, da tutelare perché fonte di biodiversità di notevole valore sociale,
culturale ed economico”. “In tale
contesto di valorizzazione della biodiversità – la Banca vivente del
germoplasma - ha continuato Franco Maria
Raimondo, già Direttore dell’Orto botanico di Palermo, ma anche mente del
progetto iniziale della struttura inaugurata nel 2010, - deve legarsi allo
sviluppo del territorio, ma soprattuttoalla tutela degli ambienti tipici dei Nebrodi,
che rappresentano ecosistemi ad elevata biodiversità”. E’ stata anche
l’occasione per rievocare, e non sarebbe stato possibile fare diversamente, la
figura e l’opera di padre Bernardino da Ucria, l’insigne ed umile botanico
settecentesco iniziatore dell’Orto Botanico di Palermo.
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