UN museo cittadino PER ucria
*Salvatore
Lo Presti *
Salve lettori, quello che sto per
scrivere vuole essere un invito per ognuno di noi, per riflettere meglio su
quello che abbiamo nel nostro territorio e che possiamo (e dobbiamo, se
vogliamo avere una speranza di un futuro migliore del presente) sfruttare
meglio. Ucria generalmente, da chi non è nostro compaesano, è conosciuta (se è
conosciuta) per diversi motivi:
-
per i
propri prodotti gastronomici tipici, dei quali le nocciole e i funghi sono
sicuramente i prodotti principali, che più di tutti ci rendono famosi grazie
alla loro genuinità e che potrebbero essere sfruttati meglio (non solo comunque
nel nostro territorio, ma anche in quello dei comuni circostanti);
-
per Padre Bernardino d’Ucria, il quale con
la creazione, nel 1789, del primo impianto dell’Orto Botanico di Palermo ogni
volta che un turista o uno studioso entra all’interno dell’impianto dell’Orto
stesso, può (se in possesso di un cervello curioso) porsi la domanda da dove
venisse questo frate Francescano;
-
oppure
un altro modo in cui il nostro comune viene conosciuto, è come la Città dei Musei. Questa medaglia (perché
tale dovrebbe essere, anche se non viene per niente valorizzata) l’abbiamo
ricevuta grazie alla volontà di un altro illustre nostro concittadino, ovvero
il Prof. Aurelio Rigoli. Infatti lui
ha collocato ad Ucria, per mezzo del C.I.E. (Centro Internazionale di Etnostoria) ben 5 musei, che sono
collocati, 4 all’interno di una parte degli ambienti dell’ex scuola media, ed
uno all’interno della Chiesa del Rosario.
La mia proposta, che vuole essere
anche un invito quindi ad un confronto con l’opinione di noi tutti cittadini è
quella di istituire un altro museo
(e volendo non solo uno, visto che Ucria è ricca di cose nascoste che meriterebbero
di essere esposte e mostrate a tutti), e quindi di amplificare ancora di più il
concetto di Ucria come città dei musei, che abbia come fine quello di essere un
contenitore della storia del nostro paese e che sia al tempo stesso un modo per
rendere omaggio ad alcuni dei nostri compaesani che oggi non ci sono più, ma
che hanno lasciato un impronta tangibile e profonda nella storia del nostro
paese.
Per essere chiaro il museo oltre che
contenere la raccolta di informazione sulla
storia del nostro paese [oggi assai carente, (esiste praticamente il solo
libro di C. Rigoli, ad oggi che tratta dell’argomento) e che quindi dovrebbe
avere un imput assai serio per scrivere in maniera più completa la nostra
storia, dalla più recente alla più arcaica], dovrebbe contenere (secondo la mia
opinione) sale dedicate a personaggi del calibro di Giuseppe Panzalorto (e non solo), che grazie alla sua opera,
nonostante non abbia scritto libri, tramite i suoi disegni e i suoi dipinti ci
ha lasciato una testimonianza veramente importante di come fosse il nostro
paese al suo tempo, e dovremmo essergli tutti grati e riconoscenti per questo.
Il museo potrebbe benissimo trovare
sistemazione restaurando e adibendo
a tale scopo uno dei palazzi più importanti del nostro centro storico, ovvero
il palazzo Drago [da anni al centro
di un barbaro progetto che lo vorrebbe vedere raso al suolo per costruirci un
“utilissimo” palazzo comunale (si sa ad Ucria c’è né l’esigenza, il personale
del comune non sa dove mettersi per svolgere il proprio lavoro)], che
attualmente, una parte è utilizzata ed offre i suoi locali come bar (il bar
Harmony), funzione che potrebbe continuare a svolgere (magari modificando solo
un po’ l’aspetto in base alle indicazioni derivanti dal restauro), ma che al
piano superiore è in condizioni di deterioramento. Un restauro del palazzo
(come anche del palazzo Baratta ad esso vicino) sarebbe un modo per creare un
museo all’interno del museo stesso, infatti il palazzo Drago, seppure
all’esterno non dia l’impressione di essere un edificio molto importante, al
piano dove secondo me potrebbe collocarsi il museo, è dotato di controsoffitti
a volta affrescati, veramente di ottimo livello (per quello che io ho potuto
vedere).
Ecco, secondo me istituire il museo
cittadino all’interno del palazzo Drago sarebbe un’ottima scelta, un modo per
cominciare a cambiare la tendenza ucriese che ci vede distruttori da parecchi
decenni della nostra identità cittadina.
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