* Achille Baratta *
La
vita è strana! Ma l’arte lo è certamente di più.
Per
noi di Ucria, guardare e godere il mare era un pò una promessa, una speranza.
Ogni
vallata ha il suo mare ma restava li, era quasi una zona franca. Ora è
diventato un tutt’uno fino a non riuscire a leggere la linea di demarcazione tra
l’azzurro del mare e il verde della montagna.
Questo
è il tema dominante della mostra al Vittorio Emanuele che ha tenuto una divina
pittrice che è moglie di Sergio Bartolomeo e cognata di Alberto, che guardano
Ucria dalla vecchia Scolaro.
La
mostra è intervenuto il mecenate Antonio Presti che di mare se ne intende,
avendo dato vita alla più rivoluzionaria delle iniziative artistiche del
dopoguerra in Sicilia, che dalla sua Tusa possa presto coinvolgere anche il
villaggio delle Rocce a Taormina dando vita a una parte bellissima della nostra
isola che certamente è sottovalutata.
L’esperienza
di Librino si fonde insieme al progetto di Concetta De Pasquale in modo
naturale, costituendone un’insieme di sviluppo sociale e artistico che è
l’unico punto di riferimento per sollevare la nostra economia che resta
purtroppo al fondo di ogni graduatoria, ma soprattutto colpisce la
disoccupazione giovanile e il nostro stesso futuro.
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