TEMPO DI MARE: MARE IERI E
MARE OGGI!
Rosaria
Lucia Nici
Adoro
il mare!
Mi rivedo ancora bambina e a quando d’estate nel
mese di agosto veniva lo zio Ignazio per le ferie con tutta la sua famiglia
sulla sua 850 tutta sgangherata a causa dell’usura del tempo. Che gioia quando ci invitava ad andare al
mare con lui!
Sembravamo la famiglia Brambilla che
partiva per le vacanze. La macchina era catalogata per 5 posti ma lo zio ci
faceva entrare almeno sei persone e poi
ancora borsoni, , ombrelloni, materassini , pompe per il gonfiaggio, pinne e salvagenti e quant’altro potesse
servire per la splendida giornata che ci
si prospettava davanti . Per coloro che
ci guardavano, che ci vedevano partire su quella macchina un po’ vecchiotta e
carica, di persone e di oggetti, eravamo un vero e proprio spettacolo, un pò
caratteristico forse ma pieno pieno di
colori e di allegria.
Per arrivare al mare all’epoca non c’era
ancora la super strada,quella di Ponte Naso,
facevamo la strada di Castell’Umberto..la nazionale, insomma,
e..sembrava che non giungessimo mai , ma quando finalmente arrivavamo
sulla bellissima spiaggia ( la spiaggia piu vicina a noi) della localita
Canneto, territorio di Capo d’Orlando (
u cannitu.. a spiaggia di crioti!), che meraviglia ! In quella spiaggia c’era
quasi tutta ucria che si sollazzava al sole, ci conoscevano tutti e finché non
arrivavamo nel luogo, dove poter fissare l’ombrellone, dove poterci sistemare,
ricevevamo decine di saluti , con
entusiasmo e con calore. Che festa, che anni supendi sono stati quelli!
Noi bambini poi ci buttavamo nell’acqua e non
ne uscivamo piu’ ..facendo innervosire il povero zio che
minacciava per questo motivo che non ci avrebbe piu portati . Ma a noi
non interessava sapevamo che non l’avrebbe fatto ! che schizzi , che risate,
che spensieratezza il nostro unico obiettivo era restare nell’acqua e farci
cullare dalle onde e lui bonario alla
fine ci lasciava fare , finché non arrivava l’ora che si doveva ritornare ad
Ucria.
E ancora ricordo. quando d’estate,
giovinetta con le mie amiche ,ci
alzavamo prestissimo per andare a prendere verso le 7,00 del mattino il pulman di Magistro che (come d’accordi
presi,prima, fra di noi)
ci avrebbe portato al mare, per poi andarlo a rincorrere e a riprenderlo,
cariche di roba, verso l’1,30 del
pomeriggio per riportarci a casa . Che
sfacchinate! Ma tanto era il desiderio
di divertirci, di bagnarci, di abbronzarci
ecc. che non sentivamo alcuna
fatica.
In uno di questi giorni mentre passeggiavamo nella piazza del paese esibendo la nostra bella abbronzatura ( Almeno ..cosi credevamo!)incontrammo mia
nonna che usciva dalla messa , la
quale, vendendoci tutte insieme un po’
“scurette”, tutta dispiaciuta esclamò :- “ Ma comu vi cumminastivu ? Erivu tantu beddi ! Ora pariti tanti
zoticoni! “-“Ma come vi siete combinate?
Eravate tanto belle! Ora sembrate delle zoticone!”
Perché si era espressa cosi? Perche’, nei tempi antichi le persone
abbronzate erano solo le persone umili, mentre le persone nobili non prendevano
il sole ma camminavano con gli ombrellini per coprirsi dallo stesso, restando cosi con la pelle bianchissima.
Ah! le risate che ci siamo fatte di
fronte a quella affermazione! Tanto che ancora oggi quando ci rincontriamo con
le amiche di quel tempo , a volte,
rammentiamo ancora quella vicenda
e ci riempiamo di allegria e di nostalgia.
Ed
è stato certamente in questi anni che ho incominciato ad amare il mare con
tutta me stessa.
Tant’è che poi in età adulta ho
comprato un appartamentino proprio in
riva al mare e quando posso sono sempre li a guardare il mare.
Mi
piace sia d’estate che d’inverno, sia in
primavera che in autunno.
Amo i suoi colori che variano dal blu
intenso, al blu ondeggiante di azzurro ,di verde , di
grigio e cosi via….
Mi
piace, calmo, agitato, in tempesta…
Amo l’odore della sua salsedine e il
rumore delle sue onde che si infrangono
sugli scogli.
Amo tutto di lui …
Questa
immensa distesa di acqua mi distende, mi rilassa e mi mette quiete.
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