Il parco dei
nebrodi è stato istituito il 4 agosto 1993; con i suoi 86.000 ettari è il più
grande parco siciliano. I comuni del parco sono 23 di cui 18 in provincia di
Messina (Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, Caronia, Cesaró, Floresta, Galati
Mamertino, Longi, Militello rosmarino, Mistretta, S. Agata Militello, S. Domenica
Vittoria, S. Fratello, S. Marco D'alunzio, S. Stefano Di Camastra, S. Teodoro,
Tortorici Ed Infine Ucria), 3 in provincia di Catania e 2 in provincia di Enna. Quello dei Nebrodi è un territorio
sorprendente: ha ricchi boschi suggestivi, silenziosi laghi e torrenti fluenti
e ampi verdi pascoli d'alta quota che contrastano con l'immagine più comune di
una Sicilia arida ed arsa dal sole. Il piano Mediterraneo è caratterizzato
dalla tipica macchia mediterranea sempreverde, ove predominano l'Euforbia, il
Mirto, il Lentisco, la Ginestra e dove si riconoscono elementi arborei a foglie
strette quali il Corbezzolo, la sughera e il leccio.
I Nebrodi (il
cui nome deriva dal greco Nebros che vuol dire cerbiatto) costituiscono ancora
la Sicilia più ricca di fauna. Grazie alla sua alta varietà
ambientale, il Parco ospita comunità faunistiche ricche e complesse:
numerosi mammiferi (Istrice, Martora, ghiri) i Rettili e gli anfibi, ingenti le
specie di uccelli nidificanti e di passo, eccezionale il numero degli
invertebrati.
Sui Nebrodi sono stati classificati circa 150 specie di uccelli: le zone aperte ai margini dei boschi offrono ospitalità a molti rapaci come il Nibbio reale ed il falco Pellegrino, mentre le zone rocciose aspre e fessurate delle rocche del crasto sono il regno dell'aquila reale e del grifone.
La millenaria civiltà dei contadini e dei pastori dei Nebrodi si riflette in numerosi produzioni artigianali. I prodotti alimentari trovano la loro massima espressione in quelli caseari: il dolce o piccante canestrato, il gustoso pecorino, la profumata provola e la delicata ricotta vengono, ancora oggi, lavorati dalle sapienti mani dei pastori. Rinomati i salumi ottenuti con le carni dei suino nero dei Nebrodi; la produzione di olio d'oliva, nocciole, pistacchio e frutti di bosco sono pregiati.
La cucina è sobria ed essenziale e riserva sapori antichi (maccheroni fatti a mano, castrato alla brace, capretto al forno).
Sui Nebrodi sono stati classificati circa 150 specie di uccelli: le zone aperte ai margini dei boschi offrono ospitalità a molti rapaci come il Nibbio reale ed il falco Pellegrino, mentre le zone rocciose aspre e fessurate delle rocche del crasto sono il regno dell'aquila reale e del grifone.
La millenaria civiltà dei contadini e dei pastori dei Nebrodi si riflette in numerosi produzioni artigianali. I prodotti alimentari trovano la loro massima espressione in quelli caseari: il dolce o piccante canestrato, il gustoso pecorino, la profumata provola e la delicata ricotta vengono, ancora oggi, lavorati dalle sapienti mani dei pastori. Rinomati i salumi ottenuti con le carni dei suino nero dei Nebrodi; la produzione di olio d'oliva, nocciole, pistacchio e frutti di bosco sono pregiati.
La cucina è sobria ed essenziale e riserva sapori antichi (maccheroni fatti a mano, castrato alla brace, capretto al forno).
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