martedì 14 giugno 2016

COS’È IMPORTANTE? RIAPPROPRIAMOCI DELLA CAPACITÀ DI PENSARE di Salvatore Lo Presti

COS’È IMPORTANTE? RIAPPROPRIAMOCI DELLA CAPACITÀ DI PENSARE
Salvatore Lo Presti

Cari lettori, viviamo in un periodo strano, un periodo in cui ci preoccupiamo per il futile e non diamo rilevanza all’importante, un periodo in cui ci preoccupiamo se ci cade il cellulare per terra, ma non ci preoccupiamo affatto se giornalmente sentiamo della morte di centinaia di persone.
Se analizzo le mie giornate, la maggior parte di esse si ripetono quasi come nel film “E’ già ieri” di Antonio Albanese, le differenze tra una giornata e l’altra sono veramente sottili molte volte. Una costante dei miei giorni è il tempo che passo pensando, e nell’ultimo periodo i pensieri che ho sono veramente sconfortanti per il genere umano, uno di questi voglio condividerlo con voi.
Il nostro mondo occidentale, definito, da se stesso, così civile, e nel quale i diritti dell’uomo sono ormai diventati come un bell’abito da sera, non fa altro, a tutti i livelli, che scontrarsi con una misera e sconfortante verità, ovvero la continua ricerca dell’accrescimento economico, che qualcuno vuole spacciare per un accrescimento del welfare. La maggior parte dei mezzi di informazione, serve del denaro e di chi il denaro già ce l’ha e lo governa, oltre che passarci le informazioni meno importanti, quando, raramente danno qualche brandello di informazione che vale la pena di seguire utilizzano mezzi per anestetizzare le nostre menti veramente sopraffini. Come ha ben detto mio fratello in uno dei tanti nostri discorsi, passare informazioni come stragi (ad esempio le centinaia di morti che giornalmente ci sono nel mar mediterraneo) e subito dopo passare ad argomenti leggeri quali sono gli argomenti sportivi, con la tipica frase “ma adesso passiamo al calcio” e uno dei metodi più sopraffini di distrazione di massa.
Un’altra categoria di potenti che badano più ai soldi che alle cose realmente importanti sono i politici (o quantomeno molti di loro). Infatti la maggior parte dei nostri politici, costantemente in abito da sera, non fanno altro che come avvoltoi, vivere su queste stragi. C’è chi le usa per delegittimare l’accoglienza, chi per legittimarla senza modifica, ma nessuno parla realmente degli uomini, tutti o quasi si concentrano sui soldi che l’Italia o l’Europa tira fuori per accogliere queste persone, come se la vita delle persone si potesse quantificare in Euro.

Ma non sono solamente i potenti, e cioè i possessori del denaro a non dare più il giusto peso alle cose a mio parere. Siamo anche noi, che spesso mettiamo davanti alla vita di queste persone cose che hanno un valore solo economico. Quanti di noi rinuncerebbero al proprio smartphone per salvare la vita ad una di queste persone? Tutto perché ormai tutto si misura in Euro, e soprattutto tutto perché (e questo è il pensiero più sconfortante di tutti) oggi la vita delle degli essere umani è passata dall’essere una cosa dal valore inestimabile, a non avere nessun valore. E un mondo non  laico, ma governato da cima a fondo da un nuovo Dio, il Dio denaro, le cose che non hanno valore non sono contemplate, semplicemente vengono spacciate per cose che non valgono nulla. 

Nessun commento:

Posta un commento