Una “favola” di marketing territoriale
…non è vero che le località, piccole e sconosciute, siano figlie di un “dio minore” del turismo.
Nino Versaci
C’era
una volta un piccolo paesino,
che per rispetto della privacy, chiameremo “Otzuni”, nel cuore della Barbagia …al
di là del nome di fantasia, se lo si cercasse nelle cartine geografiche,,, non
lo si troverebbe, tanto piccolo ed è immerso nei fitti boschi del suo
territorio.
Con appena 137 anime ”votanti”,
statisticamente parlando corrisponde alo 0,00,,%,della popolazione elettorale
italiana…. non “conta”!.
Quale futuro? Emigrazione, resta
solo la fuga da quella landa desolata in cerca di un “destino” migliore. Nel
mondo della favole, però, c’è sempre un “personaggio” che cambia il “destino”…,
diciamo, del racconto, così come è stato sempre un uomo a scoprire le più
importanti e blasonate località turistiche…, come Goethe con Taormina.
Nel
caso di Otzuni, cammina che cammina…
arriva un americano, certamente disperso tra i boschi dell’Oristanese…che però trova
in quel piccolo “presepio”, il “paradiso terrestre” : silenzio, quiete, verde, natura,
un grande cuore sardo, insomma, quel cocktail di aromi, essenze e tanta, ma
tanta “umanità” che fa decidere a, chiamiamolo (sempre per la privacy) John
Miller… di fare una “nomination” da oscar del turismo, comunicando con non
poche difficoltà di collegamento, ai suoi connazionali che lui, lì aveva
trovato l’America.
L’anno
successivo arrivarono a Otzuni molti turisti statunitensi… gli “otzunesi” li aspettavano, e nella
loro attesa si erano dati da fare a preparare le loro case per accoglierli,… a
studiare l’inglese per dialogare con loro, …a redigere piani turistici, …a
predisporre adeguati servizi di trasporto e di collegamento,…ad animare il
soggiorno degli ospiti,… a studiare le migliori tecniche e strategie
turistiche, per non considerare il turista un “pollo”, ma una “risorsa”.
Si possono ancora “raccontare” tante cose, ma…la favola è
gradevole, quando si leggono le ultime parole “e gli otzunesi, divenuti operatori
turistici, vissero felici e contenti”.
Volete scoprire il perché, …vi invito a leggere il prossimo articolo.
Otzuni
esiste?... non si chiamerà così, ma il racconto non è una “favola”,… ogni
territorio può diventare una piccola o una grande Otzuni…il segreto è tra le
righe del racconto, …se lo “scoprirete”…questa “pillola” sarà giovata… in caso
contrario gioverà una terapia più incisiva,…ma che certamente richiederà più tempo per diventare Otzuni!
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