martedì 14 giugno 2016

CAMBIAMENTI CLIMATICI E LORO CONSEGUENZE Nino Algeri

CAMBIAMENTI CLIMATICI  E  LORO CONSEGUENZE
Nino Algeri
Rispetto ai secoli passati, il sistema climatico della terra si è modificato e il processo di modifica continuerà, anche se le varie nazioni raggiungessero accordi precisi per limitare l’immissione di gas e anidride carbonica nell’atmosfera.
Questa modifica avviene, anche per effetti naturali indipendentemente dalla volontà dell’uomo, infatti i leggeri mutamenti dell’orbita o i leggeri spostamenti dell’asse terreste, fanno si che venga a modificarsi l’inclinazione dei raggi solari che potranno colpite zone differenti e causare danni per il nostro pianeta.
Questi danni naturali incidono poco sul mutamento del clima terrestre, mentre incidono molto i danni che ha fatto e che continua a fare l’uomo.
Da dove incomincio?
Ricordo che ragazzo mi ha colpito particolarmente una parola che occasionalmente ho letto in un certificato catastale <bosco ceduo>, siccome sono stato sempre un tipo molto curioso, la prima cosa che ho fatto è stata quella di informarmi per sapere cosa significasse.
Il mio maestro delle elementari, a cui ho posto la domanda, mi disse che in quel bosco potevano essere tagliati solo una percentuale di alberi e così dare spazio agli altri alberi di crescere, perché gli alberi sono una risorsa di ossigeno e non si devono distruggere.
L’uomo, però, cercando il suo benessere, onde alimentare le grandi industrie ha distrutto intere foreste e quando il legno non è stato più sufficiente allo scopo, ha cercato altre fonti di energia, il carbone fossile, il petrolio, immettendo nell’atmosfera sempre più anidride carbonica.
Con l’avvento della motorizzazione, in quest’ultimo secolo, il fenomeno si è moltiplicato e le conseguenze sono molto aumentate e noi ne abbiamo pagato le conseguenze.
I morti di Scaletta e Giampilieri sono da ascriversi a questi fenomeni, la terra è stata violentata, gli alberi tagliati senza alcun ricambio, le abbondanti piogge, hanno fatto si che questo succedesse.
Ma non solo in Sicilia, lo stesso fenomeno si è verificato in Liguria e in altre regioni e città d’Italia.
Secondo stime scientifiche nell’Unione Europea, nel 2015 a causa dei cambiamenti climatici, dell’aumento della temperatura estiva, dello straripamento dei fiumi, delle piogge torrenziali e dell’aumento dell’ozono a bassi livelli, si sono verificati circa 150.000 decessi, principalmente fra le persone oltre i 65 anni e fra i bambini e poiché la vita media nelle persone si allunga, si prevede che, se non si prendono seri provvedimenti, questa mortalità aumenterà.
L’uomo in età avanzata non ha più le difese naturali che aveva da giovane, pertanto l’aumento della temperatura estiva può causargli difficoltà di respirazione o abbassamento della pressione sanguigna per cui rischia dei malanni.
L’aumento della temperatura terrestre fa si che le nevi e i ghiacciai polari si sciolgano presto, con un aumento del livello dei mari e degli oceani e con un rilevante danno per le zone costiere; ciò può portare anche alla desertificazione di intere regioni e causare migrazioni di intere popolazioni in cerca di cibo.
Lo straripamento dei fiumi causa molti danni all’agricoltura e può portare carestie, ma non solo questo, poiché si riversano sui terreni i liquami delle fogne intasate e i residui di prodotti industriali, quello che noi mangiamo può essere inquinato ed essere cause di epidemie.
Le abbondanti piogge (diluvi) fanno si che il terreno non riesce ad assorbirle e scivolano a valle in torrenti impetuosi che distruggono ogni cosa che incontrano: alberi, case, auto e persone.
Se l’uomo vuole limitare questo fenomeno deve imparare: a rispettare la natura e a non essere egoista pensando solo al suo benessere, deve impegnarsi a sfruttare altre fonti di energia, come l’energia eolica o quella solare, ma contro quest’impegno vi sono interessi di potenti lobbies, cui non interessa niente se per il loro tornaconto debbono essere sacrificate migliaia di persone.





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